Legalità e cultura dell’etica

Legalità e cultura dell'etica

“La legalità e l'etica nel web: l'uso corretto e responsabile”

2019  (istituto T. Anardi)

 

Il web è un mondo a parte ma, proprio come nel mondo reale tutti vogliono dire la propria, da qui nasce il fenomeno in cui le persone forti di essere dietro ad un computer cominciano a offendere chi si trova dall'altra parte dello schermo:il fenomeno degli haters.

Il fenomeno è nato perchè il web, essendo un mondo nuovo non ha una sua vera e propria legislazione, ma ultimamente comincia ad avere delle leggi, infatti anche gli haters possono essere perseguiti per calunnia ed essere condannati come se il reato fosse avvenuto nel mondo reale. Perchè digitale è reale. Molte volte un hater scrive sul web cose che nella realtà non avrebbe il coraggio di dire; questo mette in luce quanto sia diffusa questa diseducazione digitale che colpisce persone di ogni età ed estrazione sociale. La diseducazione porta al cyberbullismo ed ad uno scorretto uso del web. Il cyberbullismo a volte può arrivare a far suicidare la vittima, si stima che il 59% delle vittime ha pensato almeno una volta al suicidio. Per fortuna gli stati stanno cominciando a vigilare sul web come nel mondo reale, creando delle leggi apposite e differenziate in base all'età di chi naviga sul web. In Italia questo compito è affidato alla Polizia Postale che vigila e fa rispettare le regole sul web. La diseducazione porta anche le persone più incoscienti ad incorrere in truffe, come le truffe amorose  in cui alcuni rubano foto e dati personali dai profili social di ignari utenti per chiedere soldi alle vittime convinte di parlare ed essere innamorate di chi vedono nelle foto. Non è l'unico caso. Il furto di identità può avvenire anche per circuire dei minori che molte volte navigano soli sul web senza che nessun adulto vigili su di loro e senza che conoscano i pericoli in cui incorrono nell' inviare foto e parlare con gli sconosciuti. Per prevenire ciò bisognerebbe fare un'azione congiunta tra le famiglie (che molte volte non sono avvezze alla tecnologia) e le scuole, con incontri con informatici forensi fattti per capire bene i pericoli del web e come farne un uso responsabile ed alcuni giovani per capire l'uso e le funzioni dei social più in voga tra i giovani. Dovrebbe essere anche spiegato ai ragazzi che dare le password per accedere al proprio profilo ai propri genitori, significa maggiore protezione quando si naviga sul web, soprattutto se si è ignari di tutti i pericoli che ci sono in rete.

I giovani sono restii a dare le password perchè pensano che i propri cari vogliano spiarli, quindi sarebbe bene che gli adulti vigilino senza invischiarsi nelle vicende dei propri figli, magari lasciandoli sempre liberi di scegliere e anche di sbagliare ed intervenendo solo quando le vicessitudini sono gravi, facendo capire dove è stato fatto l'errore in modo da non ripeterlo. Solo rispettando questi consigli e avendo qualche accortezza si può fare un uso corretto e responsabile del web.

“La legalità e l'etica nel web: l'uso corretto e responsabile”

2019  (istituto T. Anardi)

 

Ormai la tecnologia e il web sono diventati indispensabili per i nostri tempi. Delle volte possono essere utili, ma altre volte possono causare solamente danni. Ci sono genitori che comprano il telefono al proprio figlio quando ha circa otto anni. Un bambino a otto anni non è consapevole di cosa può fare e cosa non può fare con il cellulare ed anche se non lo fa apposta potrebbe rovinarsi la vita. Ci sono persone che cercano di truffare i ragazzini o persone che ne bullizzano altre tramite uno schermo.

Non sappiamo mai chi c’è dietro quello strumento tecnologico e anche se dà alcune foto appare gentile, dolce o simpatico non sappiamo mai davvero chi si nasconde lì dietro. Proprio per questo bisogna usare correttamente la tecnologia ed il cellulare. Bisogna pensare prima di parlare perché a volte quello che per te risulta divertente potrebbe far piangere qualcun altro.E magari quando ti trovi in difficoltà perché qualcuno ti bullizza o ti dice qualcosa parlane con una persona più grande, lei ti aiuterà indirizzandoti nella strada giusta, e non aver paura di parlarne perché potresti essere giudicato.

“Legalità e cultura dell’etica”
del Rotary Club Scafati Angri Realvalle


2019

Nell’ambito del concorso “Legalità e cultura dell’etica” del Rotary Club Scafati Angri Realvalle, la classe III H dell’Istituto Comprensivo Anardi di Scafati ha partecipato nella sezione “Urban Design”. Partendo dal fondamento che non può esserci avvenire senza conoscenza del passato, i ragazzi hanno effettuato una attenta analisi storica della città, concentrandosi sull’evoluzione degli ultimi due secoli che hanno portato Scafati da un fulgido periodo economico e sociale ad una situazione di graduale abbandono e degrado.

Per questa ragione è stata effettuata una indagine fotografica sul territorio comunale, concentrandosi su alcuni luoghi significativi, in particolare:

1) la piazzetta Garibaldi, alle spalle di Piazza Vittorio Veneto;
2) Piazzetta Sansone;
3) Il quartiere Vetrai;
4) la villa comunale;
5) un’area lungo via Lepre;
6) località Bagni.


Con il supporto di aerofotogrammetrie e di fogli acetati, i ragazzi hanno schizzato le loro idee relative a queste zone, indicando le loro proposte progettuali con didascalie e immagini di confronto. In particolare, per l’area di piazzetta Garibaldi hanno elaborato l’ide di riscattarla da mero spartitraffico ad area giochi attrezzata per i bambini. Relativamente a piazzetta Sansone, i ragazzi hanno immaginato dei piccoli totem attrezzati con wifi integrato e sedute. Il quartiere Vetrai invece versa in uno stato di abbandono socio-economico non dissimile da quanto accaduto nei quartieri spagnoli di Napoli: aree dalle profonde radici storiche non sempre valorizzate. Sulla scorta proprio della città partenopea i ragazzi hanno immaginato dei murales di “street art” per riqualificare soprattutto le facciate dei palazzi più degradati. La villa comunale, fiore all’occhiello della città, è stata per generazioni luogo di aggregazione e socializzazione, mentre versa da alcuni anni in stato di incuria. Una volta ripristinato lo stato di sicurezza, l’idea progettuale degli alunni è quella di integrare gli arredi urbani, ma soprattutto l’illuminazione, utilizzando dei Led a forma di giunchi e dei dehors in legno. Per l’area lungo via Lepre, i ragazzi hanno proposto una caratterizzazione della stessa con gazebi per fare ombra nelle ore di caldo estivo e una fontana artistica, per consentire una sosta prolungata anche per le persone più anziane. Infine, nella zona in località Bagni adiacente alla pista ciclabile, hanno immaginato di trasformare questa area in un luogo di ritrovo per gli sportivi, realizzando un campo di pallavolo e un bar-ristoro, punto di incontro dei giovani dopo le attività.


“Legalità e cultura dell’etica”
del Rotary Club Scafati Angri Realvalle


2017

Avvicinare le giovani generazioni alle tematiche della legalità è da sempre uno degli scopi del Rotary. Il tema “Etica e legalità: la corruzione ci ruba il futuro. Un freno per lo sviluppo, un danno per tutti” in un momento così delicato per la nostra Nazione è di grande attualità. Il progetto Interdistrettuale vede la partecipazione dei Distretti italiani, il coinvolgimento di decine e decine di club e di centinaia di studenti delle Scuole Medie e Secondarie Superiori. Il Concorso propone le seguenti attività: realizzazione di uno spot/corto amatoriale, produzione di un manifesto originale, uno scatto fotografico originale, ed infine lo svolgimento di un elaborato scritto.
Per questo il club ha coinvolto le scuole superiori di Scafati che hanno prodotto elaborati coinvolgendo gli studenti ed i professori su questo attuale tema. L’occasione del concorso ha dato anche l’avvio all’ITI Pacinotti ad una serie di convegni, coordinati da Errico Santonicola, che partendo da novembre 2016 si sono susseguiti con cadenza quasi mensile durante tutto l’anno scolastico e grazie al quale sono stati trattati temi di grande attualità per il mondo giovanile e non solo, quali: “i giovani: autori e vittime di reato, il cyberbullismo, il femminicidio, la violenza familiare, le tossicodipendenze”.

L’etica e la legalità sono legate alla giustizia, che nel linguaggio comune implica “dare a ciascuno il suo”, secondo la nota espressione di Ulpiano, giurista romano del III secolo.
Ma come ha scritto papa Benedetto XVI, “tale definizione di giustizia non precisa in che cosa consista quel “suo” da assicurare a ciascuno. Ciò di cui l’uomo ha più bisogno non può essergli garantito per legge. Per godere di un’esistenza in pienezza, gli è necessario qualcosa di più intimo che può essergli accordato solo gratuitamente”. E questo qualcosa è l’amore. Il dibattito che si è acceso dopo la breve relazione del Monsignore ha dimostrato che il tema ha suscitato davvero grande interesse.
Gli studenti hanno poi presentato i lavori e sono stati premiati dalla Past Governatrice Maria Rita Acciardi, delegata distrettuale del progetto. Tutto in un clima di grande partecipazione e condivisione al quale hanno contribuito in maniera determinante i soci dell’Interact Liceo Caccioppoli.

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